Partiamo come al solito dal principio: cos’è la “Legge dell’attrazione”?

Per chi non avesse mai capito di cosa si tratti realmente, eccola in poche parole: è la legge “universale” secondo la quale ogni persona determina cosa attrarrà nella propria esistenza a seconda dell’“oggetto” su cui focalizzerà maggiormente la propria attenzione.

“Ottenete ciò a cui pensate, che lo vogliate o no”. (Abraham-Hicks)


Che significa?

Significa che più si coltiva nella mente una determinata immagine associandole emozioni, positive o negative che siano, più aumentano le possibilità che tale immagine diventi reale e trovi una corrispondenza concreta nella vita.

Ma sarà vero?

Beh, un passo alla volta. Intanto l’altro lato della medaglia: se è vero che puoi attrarre le cose belle nella tua esistenza, lo stesso vale per quelle brutte. In sostanza, avere la mente impegnata in continuazione di pensieri negativi, porta negatività ancora maggiori; al contrario pensieri positivi, pieni di gratitudine, gioia e fiducia, richiameranno persone, cose, avvenimenti perfettamente allineati con essi.

Non sarà tutto troppo teorico?

Ok, ti faccio un esempio pratico: nella società in cui lavori c’è la possibilità di fare un salto di carriera a fronte della presentazione di un progetto scelto tra quelli in candidatura. Siete in 5 a competere per quel posto e tra voi c’è un parente del capo. Ovviamente gli altri partecipanti iniziano a dire che “senza dubbio passerà lui”, che “tanto funziona sempre così” e via discorrendo. Beh, anche a te qualche dubbietto viene e più ci pensi, più l’entusiasmo iniziale viene smorzato dalla paura che, nonostante il tuo impegno su quel progetto, alla fine passi quello del “raccomandato” di turno. Anzi, diciamo pure che questa cosa, oltre a scoraggiarti ti fa anche un po’ rabbia e inizi pure a immaginare te deluso per non aver ottenuto il giudizio migliore. Il fatto è che più ti concentri sull’idea che probabilmente sarà stato tempo sprecato, più il tuo lavoro ne risente. In pratica, i tuoi pensieri negativi si sono amplificati, andando a gravare sul progetto in preparazione, tanto che poi alla fine la possibilità di non essere scelti si concretizza sul serio, proprio come avevi temuto tu.

Te lo dico anche in altri termini: se pensi alla mancanza di qualche cosa, attrai altra mancanza.

Perché?

Immagina che quel pensiero diventi consistente, continuo, ossessivo e che lo si carichi di forti emozioni. I pensieri generati in questo modo, concorrono a determinare il proprio stato d’animo; le azioni che si intraprendono sono in funzione dello stato d’animo che si ha nel momento in cui si agisce (e questo è innegabile!) e i risultati ottenuti sono certamente relazionabili con le azioni che li hanno preceduti. Così come nell’esempio descritto poco fa.

Pensieri → Stato d’animo → Azioni → Risultati

Chiaro il concetto?


Allora se mi concentro su un bel mucchio di soldi, li materializzo qui davanti a me? 

Mmmm, non proprio!

Ora ti spiego come hanno risposto i sostenitori della Legge dell’attrazione. La prima volta che ho sentito parlare in maniera incisiva di questo argomento è stato dopo l’uscita dell’ormai noto libro The Secret, anche se i princìpi che ne sono alla base risalgono a un periodo decisamente precedente (Buddha diceva “ciò che sei diventato è ciò che hai pensato” e lo stesso concetto di Karma ha affinità con la Legge dell’attrazione: si crede infatti che ad ognuno di noi prima o poi torni sempre quello che ha emanato nell’Universo).

Tornando a The Secret, il testo, dopo aver venduto milioni di copie negli Stati Uniti, è arrivato in Italia alla fine del 2007 e anche qui ha spopolato in diverse librerie e poi anche in tv, rendendo conosciutissima la dottrina e i concetti relativi a tale Legge. A un certo punto, però, sono arrivate le critiche di quelli che, nonostante avessero seguito quanto indicato dagli autori, non raggiungevano comunque i loro obiettivi. Da qui moltissimi articoli, interviste e scritti vari in cui si sottolineava che non è esattamente così semplice e quindi ecco come avrebbero – e hanno – risposto alla domanda sul “mucchio di soldi”:

Anche se sviluppiamo un’intenzione forte dentro di noi, questa si realizzerà soltanto quando la riterremo possibile anche inconsciamente, non solo quindi a livello razionale. Questo significa che perché la Legge dell’attrazione funzioni, devi creare un sistema di credenze totalmente allineato al tuo desiderio e riprogrammare i tuoi schemi mentali in maniera positiva.

Ci devi credere, ogni cellulina di te deve essere convinta che tu raggiungerai quell’obiettivo (se di obiettivo si tratta).

Alcuni scettici sono rimasti tali e a me oggi non interessa mettermi da una parte piuttosto che dall’altra della diatriba. Parliamo di pratica:

Cosa suggerisce questa famosa Legge che potrebbe migliorare il tuo approccio verso ciò che vuoi?

1) Il primo passo consiste nel consapevolizzare l’oggetto del proprio desiderio; se dovessimo parlare in termini di coaching, direi che occorre delineare in modo preciso il proprio “obiettivo”.

Attenzione però, perché non basta avere una visione vaga di ciò che vuoi, ma devi formare nella tua testa i dettagli che caratterizzano l’obiettivo. Già questo non è un passo semplice per tutti: spesso, infatti, si è perfettamente consapevoli di ciò che si vuole e non è chiaro ciò che si desidera davvero.

Il fatto di avere una destinazione precisa, offre alla mente una direzione da seguire, una rotta su cui focalizzare l’attenzione: il focus è essenziale perché la Legge dell’attrazione funzioni; ma anche per quanti non credono a tale teoria, è innegabile che un obiettivo chiaro e ben definito sia sempre e comunque un elemento fondamentale per ottenere il risultato.

2) Il secondo passo consiste nel rappresentarti il tuo obiettivo anche a livello di immagini e sensazioni e poiché la mente funziona principalmente per simboli e rappresentazioni, immaginare un obiettivo o un traguardo in modo vivido e dettagliato significa letteralmente disegnare il percorso che devi seguire.

Bene, valutiamo anche questo punto: cosa implica in realtà pensare all’obiettivo come se lo avessi già raggiunto? Beh, ti porta all’essere naturalmente più motivato ad agire perché, quando lo immagini nella tua testa come se già lo avessi ottenuto, stai bene e lo desideri ancora di più. Maggiore motivazione porta a dedicare ancora più energie affinché quell’obiettivo si realizzi.

3) Terzo passo interessante riguarda la comunicazione. La Legge dell’attrazione sostiene che per influenzare positivamente la tua vita è fondamentale utilizzare anche un linguaggio che sia più positivo e più ottimista perché, attraverso un uso appropriato della comunicazione (anche quella verso se stessi), promuovi nuove neuro connessioni che danno vita a percezioni, stati d’animo ed emozioni migliori: questa è la magia delle parole.

Beh è innegabile che questo punto sia comune a moltissime pratiche che fanno della comunicazione il principale punto di forza. La stessa Programmazione Neuro Linguistica, a me tanto cara, conferma come un linguaggio positivo abbia forti poteri condizionanti, sia sulla percezione verso noi stessi che su quella nei confronti degli altri.

4) Il quarto passo è il più duro da interiorizzare: è necessario accettare anche la TUA responsabilità per le cose che ti sono accadute nella vita, belle e brutte che siano.

La maggior parte della gente (ma sarà capitato anche a noi almeno una volta) è abituata a dare la colpa delle situazione di difficoltà che vive, a tutto fuori che a se stessa e ai propri pensieri e/o azioni. Mi rendo conto che questo scateni un vespaio relativo alle più tragiche esperienze di malattie o di traumi importanti; ma in una quotidianità priva di grossi sconvolgimenti, il fatto di non incolpare chi ci circonda dei propri guai, ma anzi entrare nell’ottica che si è responsabili per sé, è estremamente importante in termini di crescita personale.


Per concludere quindi, possiamo affermare che questa teoria rivela effettivamente alcuni aspetti veri e interessanti e senza credere ciecamente a costrutti fin troppo elevati, scendiamo a terra e riassumiamo chi applica tale legge cosa fa di importante per se stesso:

  • Chiede, ovvero definisce un obiettivo in modo chiaro.
  • Crede, ovvero mantiene un focus elevato su questo obiettivo.
  • Mantiene un pensiero positivo verso se stesso e le proprie capacità e potenzialità anche attraverso il linguaggio.
  • Tende ad assumersi la responsabilità delle proprie azioni.

E’ innegabile che già questi elementi, magari non sufficienti a trasformare un obiettivo/desiderio in realtà, rappresentino però condizioni necessarie per rendere più efficace ciò che porta alla concretizzazione dei propri sogni: agire in modo costante, consistente e opportuno.

Indipendentemente dall’essere scettici o meno sull’ormai nota Legge dell’attrazione, occorre riconoscere che i nostri pensieri determinano il nostro stato d’animo e quest’ultimo influenza le nostre azioni.

Se perdi il controllo dei tuoi pensieri, delle tue emozioni e dei tuoi comportamenti, avrai intorno solo tanta confusione e sarà difficile ottenere risultati positivi. Se invece definisci nello specifico le caratteristiche del tuo obiettivo e riesci a immaginare concretamente l’emozione che proveresti nel realizzarlo, la tua motivazione aumenterà, così come anche l’energia e la voglia di agire per raggiungere un target ben definito e delineato. Le possibilità di successo – e questo è un dato logico e oggettivo – si amplificano così in modo esponenziale!

di Angela Pollastrini