Il Nutrition Coaching è uno dei rami di specializzazione del coaching e più nello specifico quello che si occupa dell’alimentazione e della nutrizione umana.

Se non conosci approfonditamente il coaching, ti invito a leggere un articolo che ho scritto in generale sull’argomento e che trovi a questo link: https://www.youthost.com/angelapollastrini.com/2017/06/02/coaching-quando-capire-se-ti-serve-una-mano/

Lì spiego cos’è, a cosa serve e come lavora un coach.

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Ora però concentriamoci su questo settore e vediamo di capire come funziona e perché il Nutrition Coach è un professionista che potrebbe fare al caso tuo (o di qualcuno che conosci).

Partiamo da una premessa importante: se hai bisogno e cerchi un medico, o un biologo specializzato in nutrizione, che possa fornirti una dieta da seguire, non sei nel posto giusto e solo per un motivo: con il coaching la prospettiva è del tutto diversa.

Non è che non creda nei regimi alimentari suggeriti da un medico, o da un nutrizionista laureato in biologia, quando le proprie condizioni di salute li richiedano: se infatti soffri di qualche patologia o disturbo che necessitino di cure, è bene che tu abbia una persona di riferimento che possa indirizzarti su tutto quello che puoi/non puoi, devi/non devi mangiare… e fin qui siamo d’accordo.

L’importante è che, anche in questo caso, tu non scelga di seguire una dieta generica, o data a “qualcuno che conosci e che ha notato ottimi risultati”, perché ogni fisico è unico e, soprattutto in caso di malattia, deve essere trattato in modo specifico.

Se però sei in salute e magari vuoi perdere i chili in eccesso, o al contrario aggiungere un po’ di peso, o semplicemente imparare a nutrirti in modo sano, non serve che tu ti sottoponga a imposizioni, restrizioni e torture varie, anche perché, se non trovassi il modo di vivere quelle nuove abitudini a tavola, in maniera serena e a farle tue senza negatività, rischieresti di veder fallire tristemente tutti i tuoi sforzi dopo qualche tempo e ti ritroveresti nella stessa condizione iniziale con un senso di angoscia ancora maggiore. Bisogna cambiare approccio.

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Bene, rispondo quindi a qualche domanda:

Cos’è un Nutritional Coach?

Si tratta di una figura professionale – ovviamente specializzata in nutrizione – che si occupa, da ogni punto di vista, di rieducare la persona che segue, nel suo rapporto con il cibo e con il proprio corpo.

Il Nutritional Coach non è un dispensatore di nozioni e indicazioni da seguire; è piuttosto un facilitatore del cambiamento sano e duraturo che porta sia a risultati tangibili “sulla bilancia”, che a un approccio consapevole e pienamente soddisfacente rispetto al cibo e a se stessi.

La sua funzione è motivazionale ed educativa, perché non basta seguire alla lettera una dieta per ottenere risultati durevoli e stabili: occorre anche avere qualcuno che ti sproni, che mantenga focalizzata la tua concentrazione verso l’obiettivo, che non ti faccia scoraggiare – sempre senza colpevolizzazioni o false speranze –, che sappia indirizzarti verso abitudini e atteggiamenti che ti fanno bene e che entreranno a far parte della tua quotidianità.

Il coach crea indipendenza: il suo scopo è fare in modo che chi si affida a lui impari, dopo un percorso costruito e seguito insieme, a camminare naturalmente con le proprie gambe e sappia gestire il suo corpo e la sua autostima autonomamente.

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Come si svolgono le sessioni?

Le sessioni possono essere “de visu”, oppure a distanza, quindi online. Per quest’ultima soluzione basta avere una connessione Internet e una piattaforma come Skype attraverso cui parlare e scambiare eventuali file materiali.

Ogni sessione ha una durata precisa, in genere di un’ora (questo sarà sempre concordato in precedenza) e normalmente si fanno una volta ogni una/due settimane nel primo periodo, fino ad arrivare a una volta al mese quando ormai il percorso è avviato.

Il centro di tutto è il coachee (che, se non hai letto l’articolo che ti ho indicato sopra, è la persona che si rivolge al coach) e si lavora attraverso domande specifiche, strategie mirate, compiti di consapevolezza alimentare e obiettivi intermedi da raggiungere senza stress, in un piano d’azione che coach e coachee costruiranno sulla base delle esigenze e caratteristiche del coachee.

Il numero totale delle sessioni è variabile, ma non si va mai avanti per periodi molto lunghi: il coach, come scrivevo poco sopra, crea indipendenza di comportamento e autonomia personale.

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Come lavora un Nutrition Coach?

Esistono, di norma, almeno due fasi: nella prima si comprende il problema e si determina l’obiettivo. Attenzione perché non sto parlando del “voglio dimagrire e stop”, ma di un obiettivo che, strutturato nella maniera giusta, renda più agevole il cammino da intraprendere e più chiari gli step intermedi da raggiungere. Nessun problema a riguardo, perché sarà il Nutrition Coach ad aiutare il coachee a formularlo in modo efficace; dopo di che si struttura, su questo, il piano d’azione.

L’arma migliore del coach sono le giuste domande. Attraverso il dialogo con il coachee, il coach arriva a sviscerare tutto ciò che allontana la persona in questione dal suo obiettivo di forma e soddisfazione fisica (spesso anche ciò che non ha una diretta connessione con il cibo, ma che riguarda lati più personali come l’autostima, la paura, la vergogna, la rabbia e la gestione delle emozioni, ecc.)

Una volta individuato tutto ciò che potrebbe essere migliorato, si passa alla soluzione pratica e a tutte le possibile alternative “buone” che il coachee potrebbe inserire tra le sue abitudini alimentari e di stile di vita.

Nella seconda fase entra quindi in gioco l’educazione alimentare: una volta individuato il target e stabilito un percorso, occorre comprendere, ad esempio

  • come fare la spesa,
  • come reagire alla fame nervosa,
  • come scegliere le pietanze quando sei al ristorante,
  • come affrontare le situazioni come festività o cenette “fuori programma”…

Insomma tutto quello che occorre al coachee per gestire se stesso, il proprio benessere e il proprio corpo.

di Angela Pollastrini