Siamo soliti pensare che quelli che fanno attenzione a ciò che mangiano, quelli che prediligono alimenti più sani, siano tutti un po’ noiosi, vero?
“Eh sì, starà pure bene, ma rinuncia a tutti i piaceri della tavola”. “A forza di frutta e verdura diventerà una capra”. “Si perde il meglio”…
Ok, quindi oggi lasciamo i vegetali da parte – che comunque sono buonissimi – e percorriamo una strada diversa, quella che i golosi come me non vogliono proprio perdersi: andiamo a scoprire le proprietà della mitica e gustosissima cioccolata!
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Intanto una curiosità sul nome: tu come dici: “cioccolata” o “cioccolato”? Qui c’è una storia lunghissima dietro, che parte addirittura dallo spagnolo chocolate, ma non divaghiamo, diciamo che sono accettate entrambe le forme, anche se in molti spiegano che il cioccolato è la pianta da cui si ricava il cacao con cui si fa la cioccolata. Quando si parla “in senso comune” di cioccolato, alcuni intendono più che altro quello fondente, mentre la cioccolata sarebbe quella al latte. Altri, la maggioranza in realtà, afferma invece che il cioccolato è quello solido o in polvere, mentre la cioccolata è quella sciolta (per capirci meglio: la tavoletta di cioccolato – indipendentemente dalla tipologia, se fondente, bianco, al latte e così via – e la cioccolata calda).
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Terminologia a parte, concentriamoci sulle sue proprietà… Ebbene sì, perché oltre a essere un alimento generalmente ben gradito da grandi e piccoli, ha anche delle caratteristiche positive. Per sfatare il detto che le cose più buone – gusti a parte, ovvio – fanno tutte male… ecco la nostra rivincita:
il cioccolato, ovviamente parlo soprattutto del fondente, se assunto a giuste dosi, non fa affatto male, anzi!
Importanti ricerche, come quella commissionata nel 2003 dall’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (Inran), sottolineano le proprietà cardioprotettive del cioccolato fondente grazie al suo contenuto in flavonoidi, che sono presenti anche nel vino rosso, nel tè verde e in molti frutti che abbiamo già trattato e che scopriremo anche più avanti.
Perché sono sostanze così importanti?
I flavonoidi hanno un elevato potere antiossidante e i nutrizionisti evidenziano la loro capacità di impedire l’ossidazione del colesterolo cattivo (LDL) da parte dei radicali liberi; inoltre, sembra che ostacolino i processi di coagulazione, da parte delle piastrine, responsabili della creazione dei trombi, svolgendo quindi un’azione simile a quella dell’aspirina.
I flavonoidi sarebbero quindi anche capaci di regolare il tono vascolare o di intervenire sul grado di restrizione del lume dei vasi sanguigni che può provocare l’aumento eccessivo della pressione.
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Necessaria precisazione: se soffri di qualche patologia e stai prendendo o devi assumere dei farmaci come l’aspirina, la cioccolata non può essere considerata una sostitutiva dei medicinali; semmai ha proprietà che agevolano la salute, ma qui non si parla – anche se alcuni lo fanno – di cure per malattie… per quello devi consultare il medico.
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Tieni presente che le proprietà finora descritte, sono prerogativa del cioccolato fondente, considerato che quello al latte non sembra aver in tal senso alcun effetto benefico; infatti tanto è maggiore la percentuale di cacao nell’amata tavoletta e tanto superiore è la presenza di flavonoidi. In media, 100 grammi di fondente ne contengono 50-60 mg, mentre in un’analoga quantità di cioccolato al latte ne ritroviamo soltanto una decina; addirittura nulla è invece la percentuale di flavonoidi nel cioccolato bianco.
Oltre a questo, il cioccolato è molto ricco in ferro e in magnesio; riguardo a quest’ultimo considera che in 100 g di cioccolato fondente troviamo 300 mg di Mg, che è spesso consigliato ai soggetti che tendono ad avere la pressione bassa; ma anche per gli sportivi, soprattutto se hanno la tendenza a soffrire di crampi muscolari.
Sapevi che molti naturopati sostengono che possa essere utile anche quando hai la tosse? La sua capacità di sedare la tosse sarebbe dovuta alla presenza della teobromina, che è un elemento essenziale del cioccolato e senza dubbio anche uno dei più “discussi”: la teobromina, la piccola percentuale di caffeina, la feniletilammina e la serotonina (detta anche “l’ormone della felicità” per la sua importanza nella regolazione del tono dell’umore) sono le sostanze responsabili dell’“effetto psicoattivo” del cacao. Queste, oltre a migliorare umore e attenzione, sarebbero in grado però, di provocare dipendenza, ovviamente se assunte in quantità eccessive e per molto tempo; quindi cioccolato sì, ma come per ogni cosa, senza esagerare!
Scansando un attimo l’entusiasmo per gli effetti benefici di questo alimento, non dobbiamo scordarci però di essere obiettivi e come mi piace fare quando studio qualcosa che mi interessa e che può apportare anche dei benefici alla salute, osserviamo anche l’altro lato della medaglia.
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Il cioccolato – e qui di nuovo entra in gioco la quantità eccessiva – non è sempre consigliato. Non è un alimento per chi soffre di gastrite, di reflusso gastroesofageo, di coliche, di ulcere, calcoli ai reni e di emicrania. Inoltre, seppur i grassi presenti nel cioccolato fondente non siano così “cattivi”, tieni a mente che – per darti un valore di riferimento – 100g di cioccolato fondente apportano 515 Kcal (in termini di paragone 100 gr di lenticchie ne apportano appena 92) e non è quindi indicato per chi abbia gravi problemi di linea… anche qui il consiglio è di non abusarne; ma non c’è nulla di male a cedere ogni tanto alla tentazione, ed eventualmente, a concedersi – salute permettendo – 2 o 3 quadratini di cioccolato fondente, come “coccola” personale.
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Rivediamo quindi: oltre al gusto, perché il cioccolato fondente, nelle giuste quantità, fa bene?
- Ha buone proprietà antiossidanti,
- è consigliato anche in caso di livelli di colesterolo e pressione alta,
- è considerato un “antidepressivo naturale”,
- è una buona fonte di ferro e magnesio.
Ci tengo a ripeterlo: il cioccolato non è tutto uguale; generalmente si raccomanda quello con una percentuale di cacao che vada dal 70% in su. Il cioccolato al latte e quello bianco, oltre ad essere più poveri di flavonoidi, hanno anche un potere calorico superiore del 10-15% e contengono piccole quantità (15-35 mg) di colesterolo, che è invece assente nel fondente. E se ti vuoi abituare a prediligere il fondente quando invece sei abituato a mangiare quello al latte o il bianco, prova a scegliere inizialmente un cioccolato con un contenuto in cacao pari o superiore al 65%, aumentando poi gradualmente tale percentuale; in questo modo si dà tempo al palato per gradirne sempre di più il gusto. Educandolo in questo senso, cosa assolutamente fattibile con un po’ di pazienza, diminuirà anche l’attrazione nei confronti dei dolciumi e degli alimenti particolarmente zuccherini e lavorati, con ulteriori ripercussioni benefiche sulla salute. Con i bimbi puoi fare altrettanto: io ho abituato le mie figlie a sostituire un paio di cubetti di cioccolato extra-fondente alle merendine o dessert dopo pasto e ora, al momento del dolce, ho due piccole concorrenti in più, oltre me, che fanno a gara a chi si merita per prima questa golosa prelibatezza.