Un guerriero giapponese era da tempo, con il suo esercito, in missione per ampliare i confini del regno e per attaccare le popolazioni nemiche intorno a quelle zone.

Arrivarono alla frontiera del territorio di uno dei popoli più pericolosi, la cui armata era numericamente superiore alle truppe del guerriero e godeva di una reputazione di crudeltà e ferocia non indifferente.

Lo sbilanciamento numerico, la stanchezza e il timore dei soldati fedeli al guerriero, generarono un clima di dubbio e scoraggiamento sulla missione, che dilagò veloce in paura e voglia di desistere.

Ovviamente gli ufficiali andarono a parlare con il comandante, il quale si ritirò nel tempio per pregare e chiedere aiuto agli dei.

Poco dopo, il guerriero annunciò alle sue truppe che si sarebbe affidato al destino e perciò lo avrebbe interrogato sul da farsi.

Tirò quindi fuori una moneta e la gettò in aria, dichiarando che se fosse uscita testa, lui e i suoi uomini avrebbero attaccato e senza dubbio avrebbero vinto la battaglia; se fosse invece uscita croce, l’esercito si sarebbe dovuto ritirare immediatamente, perché le truppe nemiche avrebbero vinto. In questo modo gli dei parlavano attraverso la moneta e la strada da intraprendere sarebbe stata accompagnata dal loro benestare.

Uscì testa e l’entusiasmo dei soldati fu così grande che vollero subito correre incontro al nemico, che fu sconfitto, nonostante la superiorità numerica.

Dopo la battaglia, uno degli ufficiali più fedeli del comandante, si avvicinò soddisfatto a lui e gli disse: “É proprio vero: nessuno può cambiare il destino” e lui, mostrandogli una moneta con due teste, annuì.

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DOMANDE DI COACHING:

  • Quale battaglia stai affrontando?
  • Sei determinato come il guerriero o ti lasci prendere dai dubbi e dalla paura come all’inizio hanno fatto i soldati?
  • Se avessi davvero la certezza di uscire trionfante dalla tua battaglia, quali scelte compiresti per conquistare la vittoria?

di Angela Pollastrini